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![](https://static.wixstatic.com/media/2d64b8_73dc8b0417f74e3f9f0e23d89f950582~mv2.jpg/v1/fill/w_288,h_216,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/2d64b8_73dc8b0417f74e3f9f0e23d89f950582~mv2.jpg)
Credo che la fotografia sia una forma espressiva molto vicina alla scultura. Si crea mentalmente una forma e poi ci si accanisce contro un pezzo di marmo o un sole o un viso che proprio non vogliono piegarsi al tuo racconto.
E giù col martello, con l'obbiettivo, la pellicola, il trapano cercando di andare con la propria verità a sopraffare la verità di un paesaggio, di un legno, di una faccia, di un blocco di cemento.
E non c'è mai un esultante "Eureka!" finale, ma soltanto un
"va bene, così non c'è male".
Enrico Cattaneo
"Lo scalpello del fotografo"
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